[Grecia] Corteo solidale con la sanità in lotta

Apprendiamo da ANA che, la notte del 17 marzo, Atene è stata attraversata da un grande corteo che ha messo al centro la crisi sanitaria. La lotta che stanno conducendo in questi mesi infermieri e medici ha trovato spazio e solidarietà; i manifestanti hanno inoltre attaccato l’ipocrisia di uno Stato (quello greco, ma il discorso varrebbe anche per quello italiano) che prima distrugge la sanità pubblica e poi colpevolizza i cittadini per i contagi, imponendo misure arbitrarie e spesso grottesche per non dire inutili.

Il corteo è stato aperto da uno striscione del collettivo Roubikonas, che organizza da tempo nel quartiere di Exarcheia presidi medici autogestiti e altre attività sociali dal basso. L’importanza di questo corteo sta nella volontà di unire le tante lotte, per la salute come contro la repressione, che si combattono in Grecia come altrove.

[Grecia] Terzo giorno di proteste contro la nuova legge di sicurezza

Fonte: Agência de notícias anarquistas
Traduzione: AutoJazztione

Il 25 febbraio migliaia di studenti e studentesse universitari e di attivisti sono scesi per il terzo giorno consecutivo nelle piazze di Tessalonica e Atene per protestare contro la legge che autorizza la presenza della polizia nelle università e contro la repressione poliziesca.

Seguendo le misure approvate l’11 febbraio dal parlamento greco, la polizia può stazionare agli ingressi delle università e compiere arresti e perquisizioni. L’accesso alle università è stato proibito alle forze di polizia per decenni: l’approvazione della legge fa sì che, per la prima volta dalla fine della dittatura militare (1974), alla polizia sia concesso entrare e agire nelle università greche.

Il governo conservatore guidato da Nuova Democrazia sostiene che le regole precedenti consentivano «attività criminali e proteste violente» all’interno degli atenei. In realtà, le università sono sempre state importanti nuclei di resistenza politica, proprio a partire dagli anni della dittatura.